Più pattugliamenti sui treni regionali e maggiore presenza delle forze dell’ordine nei luoghi della movida milanese. 

È questa la linea tracciata dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi ieri mattina sotto la guida del prefetto Claudio Sgaraglia.

La decisione arriva all’indomani di una serie di gravi episodi di violenza avvenuti a bordo di alcuni convogli ferroviari in transito da San Giuliano Milanese, lungo le tratte Lodi-Saronno e Melegnano-Bovisa.

Nel corso dell’incontro, il dirigente della Polfer ha fatto il punto sulle indagini attualmente in corso, fornendo un quadro aggiornato sull’attività di sorveglianza già in atto a bordo dei treni.

I numeri parlano chiaro: nei primi sei mesi del 2025 la polizia ferroviaria ha effettuato controlli su oltre 17mila convogli — una media di circa 3mila al mese — impiegando un totale di 971 agenti specializzati.

Il Comitato, preso atto della crescente affluenza sui treni dovuta alla stagione estiva, ha deciso di potenziare ulteriormente le misure di sicurezza.

Si prevede quindi un aumento dei servizi di scorta sui treni regionali, con l’obiettivo di garantire una maggiore tranquillità ai pendolari e ai viaggiatori occasionali, sempre più spesso coinvolti o testimoni di episodi di microcriminalità e aggressioni.

Accanto ai controlli sui trasporti, il piano di rafforzamento della sicurezza si estenderà anche alle principali zone della movida cittadina, spesso teatro di episodi di degrado e tensioni notturne.

L’obiettivo delle istituzioni è duplice: da un lato, prevenire situazioni di pericolo e violenza; dall’altro, assicurare una presenza costante dello Stato nei luoghi più sensibili, restituendo così ai cittadini una percezione concreta di sicurezza.

Il prefetto Sgaraglia ha ribadito l’importanza di un’azione coordinata tra le forze dell’ordine e le istituzioni locali, sottolineando che “la sicurezza è una priorità che va garantita con continuità e attenzione, soprattutto nei periodi di maggiore mobilità e aggregazione”.

Il rafforzamento dei controlli, dunque, non sarà una misura temporanea, ma si inserisce in una strategia più ampia di presidio del territorio, in risposta alle recenti criticità registrate sia sui treni sia nelle aree urbane a più alta frequentazione.