L’Umbria si prepara a guidare una battaglia comune per la mobilità ferroviaria nell’Italia Mediana. A lanciare l’allarme e tracciare le prossime mosse sono stati la presidente della Regione, Stefania Proietti, e l’assessore ai Trasporti, Francesco De Rebotti, in una conferenza stampa tenutasi a Perugia.
Il tema è quello dei gravi disagi vissuti dai pendolari sulle linee Orvieto-Orte-Roma e Falconara-Roma, che coinvolgono direttamente anche Lazio, Toscana e Marche.
“Non parteciperemo più a tavoli tecnici con Trenitalia e RFI senza la presenza delle altre Regioni e del ministero dei Trasporti”, ha dichiarato De Rebotti, rivendicando un approccio unitario su un tema che riguarda milioni di cittadini.
Al centro della protesta, non solo i lavori in corso che paralizzeranno le linee tra agosto e settembre, ma anche le prospettive a lungo termine minacciate da una delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART).
La delibera in questione, la n. 178 del 2024, prevede che dal dicembre 2025 i treni che non raggiungono i 200 km/h non possano più transitare sulla direttissima Firenze-Roma.
Un vincolo che, se confermato, escluderebbe di fatto i treni regionali umbri dalla tratta veloce, nonostante siano stati investiti 175 milioni di euro – di cui 50 cofinanziati dalla Regione – per 12 nuovi convogli abilitati proprio a quella velocità.
“È inaccettabile che, dopo decenni di isolamento, l’Umbria rischi di perdere anche i pochi collegamenti diretti di cui dispone.
Non possiamo permettere che questo accada proprio nell’anno che ci vede seconda meta giubilare dopo Roma”, ha affermato la presidente Proietti, sottolineando come la Regione sia intenzionata a uscire dall’ultimo posto nelle classifiche nazionali sul trasporto ferroviario.
L’assessore De Rebotti ha presentato un pacchetto di proposte concrete che porterà al tavolo interregionale in programma, pur senza la presenza – al momento – del Ministero, più volte sollecitato.
Tra le misure chiave: la sospensione immediata della delibera ART, una gestione efficace dell’emergenza estiva con priorità ai treni pendolari nelle fasce orarie più frequentate, forme di compensazione economica per gli utenti penalizzati dai disservizi, agevolazioni tariffarie regionali, e il ripristino dei collegamenti storici.
“Servono misure urgenti per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini umbri”, ha ribadito l’assessore, auspicando anche che Trenitalia preveda l’uso del medesimo titolo di viaggio su treni alternativi in caso di ritardi o cancellazioni.
Particolare attenzione sarà dedicata al mantenimento di treni chiave, come l’Intercity serale Roma-Ancona, e alla possibilità di estendere la Carta Tutto Treno Umbria anche al nuovo Frecciargento Ancona-Roma.
Il messaggio che parte da Perugia è chiaro: l’Umbria non è più disposta a restare spettatrice passiva. “Siamo il cuore dell’Italia Mediana – ha concluso Proietti – e questo cuore ha deciso di battere forte”.